Abbiamo già parlato delle tante difficoltà che si dovranno affrontare in tema di scuola e ristorazione, con molti dei protocolli da seguire per l’immediato e per il prossimo futuro ancora da scrivere nel dettaglio.

Simile la situazione anche per quanto riguarda il comparto “spiagge”, che forse non sarà la priorità per far ripartire il sistema Italia, ma certo coinvolge migliaia di imprenditori e soprattutto milioni di turisti che stanno ancora aspettando di sapere come investire tempo e denaro per questa estate che sta arrivando.

Parola d’ordine: distanziamento sociale

A partire dal 18 Maggio, con ogni probabilità il nuovo decreto e le varie ordinanze regionali, consentiranno di accedere nuovamente nelle spiagge di molte regioni italiane. Diverse ovviamente le forme di libertà consentite, a seconda anche di quanto sia stata grave la situazione in precedenza.

Ma su un punto ogni ordinanza è comunque in accordo: sarà un estate da passare a distanza di sicurezza.

Difficile quindi poter vedere in questa stagione quelle distese di carne sotto il sole o nel bagno asciuga che hanno riempito le immagini delle ultime estati. E non fosse una situazione così tragica e drammatica si potrebbe anche dire, finalmente.

Il problema però è che per quanto tutti i vari gestori siano al lavoro per provare a ripristinare nel più breve tempo possibile le loro attività marittime, di fatto i protocolli precisi su cui muoversi sono appena agli inizi.

Le prime regole per l’estate 2020

Malgrado quindi non vi siano ancora certezze precise, da alcune prime indicazioni possiamo già provare a immaginare quali provvedimenti dovranno prendere i gestori delle varie spiagge italiane.

  • Distanza tra ombrelloni – I nuovi protocolli in questo caso confermano come sarà necessaria una vera e propria rivoluzione. Ogni ombrellone dovrà infatti coprire una superficie minima di circa 12 metri quadrati, ovvero con distanze minime di 4,5 metri tra i paletti e almeno 3 metri tra una fila e l’altra.
  • Distanza tra lettini – Ogni lettino poi, dovrà avere almeno 1,5 metri di distanza rispetto quello dell’ombrellone più vicino.
  • Distanza tra bagnanti – Che ci si trovi sotto l’ombrellone oppure altrove, chiunque sia in spiaggia dovrà stare necessariamente ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altro. Eccezion fatta per chi vive sotto lo stesso tetto o facciano parte dello stesso nucleo familiare.
  • Formazione degli stewart – Uno degli obblighi per i gestori sarà anche quello di formare degli appositi stewart che fungeranno sia da controllo sia da “accompagnatori” per gli ospiti.
  • Pasti sotto l’ombrellone – I molti bagni che offrivano ristorante, dovranno ovviamente garantire anche nei loro locali le norme vigenti in quanto a distanziamento sociale, ma avranno l’opportunità aggiuntiva di poter offrire un servizio di ristorazione da consegnare direttamente sotto l’ombrellone.
  • Igienizzazione – Obbligo inoltre, di una costante igienizzazione di sdrai, ombrelloni e lettini al termine di ogni utilizzo, oltre naturalmente alla sanificazione giornaliera dei locali pubblici (bar, docce, cabine e quant’altro).
  • Spiagge libere – Un po’ più difficile la situazione per le spiagge libere, dove però sono al vaglio sistemi di controllo e possibilità di accessi a numero chiuso.

I dubbi e le perplessità restanti

Le linee guida generali certo cominciano già a dare qualche indicazione, ma c’è ancora molta perplessità sia sull’approccio della clientela sia sulla gestione di molti casi particolari.

Sull’uso delle mascherine intanto (obbligatorie solo per il personale a contatto con il pubblico). Ma anche sulle varie modalità di accesso e uscita dagli stabilimenti (con possibili corsie uniche).

Questo in un mondo ideale potrebbe essere anche sufficiente. Ma ci si chiede come poter gestire per esempio le aree giochi per bambini e il contatto sul bagna asciuga tra gli stessi (oltre che i vari giochi sportivi per gli adulti).

Per non parlare delle varie situazioni in cui si verranno a creare magari possibili violazioni ai regolamenti imposti: chi dovrà controllare? Chi potrà sanzionare? Come dovranno comportarsi i vari clienti che denunciano scorrettezze? E via dicendo.

Insomma un’estate parzialmente aperta e in cerca di recupero. Ma con tante incognite ancora da risolvere. Di certo, a quanto pare, dovremo però fare a meno dei ritrovi di ballo, degli aperitivi di massa e sicuramente anche degli amati buffet. Niente stimoli di aggregazione di nessun tipo quindi. Ma anche qua… vedremo in quanti poi sapranno seguire le regole date.

Speriamo davvero nel buon senso, di tutti.

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